martedì 27 settembre 2011

Biennale di Venezia 2011

Di ritorno dalla Biennale di Venezia si hanno sempre le idee un po' confuse. Bisogna somatizzare.
Di sicuro sarebbe meglio andarci con una guida visto che un buon 70% delle opere sono, per me comune mortale, ostiche (per non dire incomprensibili).

Andare a Venezia è sempre bello e anche se alla sera sei distrutto ti senti bene: carico, pieno di buoni propositi e di idee.
Ecco alcune delle cose che mi sono piaciute e una manciata di foto per ricordare il momento, la sensazione dell'attimo.

prospettive




interattivo


fare presenza



come si faceva una volta (ovvero uno dei pochi artisti che ha presentato delle tele e non video installazioni)



amici del nord


tanti quadrati fanno un grande quadrato


è tutta finzione


idratazione (abbiamo scoperto un bar/serra che vende la Cola biologica)


In una giornata siamo riusciti a vedere solo i padiglioni ai Giardini.
Torneremo a vedere l'Arsenale dove ci aspetta anche il padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi e piuttosto criticato.

Prevedo quindi una seconda gallery.
E voi ci siete andati? E come vi sentite di fronte a installazioni come questa?











mercoledì 21 settembre 2011

GRAFICA A DUE COLORI


Qualche settimana fa vi ho parlato di una libreria a Portogruaro specializzata in libri illustrati.
Nella nostra prima visita alla libreria abbiamo acquistato due libri.
Il primo di cui vi parlo è questo:



GRAFICA A DUE COLORI
Edizioni Logos
Euro 24,95

Il nome dice già tutto. Si tratta di un libro di circa 300 pagine.
I lavori sono raggruppati tenendo conto del colore predominante della grafica.
Escludendo le pagine divisorie, ogni pagina presenta un lavoro, quindi abbiamo a disposizione almeno 250 progetti di grafica a due colori da cui trarre ispirazione.





Come si vede dalle scansioni che ho fatto, in ogni pagina sono indicati i due pantoni usati, il nome dello studio che ha realizzato il progetto con sito internet, la descrizione del lavoro e ovviamente la grafica stessa.




Che dire della grafica a due colori? Purtroppo ricordo ben pochi progetti realizzati a due colori.
I clienti tendono a pensare che la quantità di colori usati sia direttamente proporzionale all'efficacia della comunicazione, come dire: più è colorato più è visibile!
Inoltre molti stampano in digitale, affidandosi a tipografie on line che riescono a minimizzare i costi, con il risultato che spesso la differenza tra una stampa a due colori e una stampa a 4 colori non è così alta da giustificare l'uso di due soli colori.

Io penso che la semplicità vince quasi sempre. I colori sono importantissimi in un lavoro di grafica: ne definiscono nettamente lo stile, l'atmosfera.

Quando affronto un lavoro nuovo uso due tecniche diverse (dipende dal tipo di lavoro):
  • o progetto tutto in nero e cambio i colori all'ultimo,
  • oppure scelgo come prima cosa una palette colori e parto da quella.
In entrambi i casi sono i colori che danno il senso alla grafica. E secondo me nella maggior parte dei casi due colori sono più che sufficienti.

Anatomia ad ogni costo!




Come tutti gli ometti, anch'io sono rimasto un po' bambino dentro e una delle cose che facevo da bambino era scoprire (o cercare di scoprire) com'erano fatte le cose.
Smontare e ricostruire per capirne il funzionamento.
Senza spingermi nel mondo animale.
E senza diventare come Sylar di Heroes



L'altro giorno sono incappato in questo sito e sono impazzito.
Quindi ora vi riporto una mega carrellata di immagini.






























martedì 20 settembre 2011

Io adoro Sara Lando

sito


blog
1 / IT
2 / EN (che non è solo la traduzione inglese ma quasi la versione di una realtà alternativa)



papermoustache


Ci sono troppe cose belle da dire su questa
esplosivasensibileumanaoriginaledivertenteaffascinante artista
e visto che non so da che parte iniziare lascio a voi il primo commento.