martedì 24 gennaio 2012

A tutto gadget

Il nostro commercialista è anche uno dei nostri migliori clienti.

Uno di quelli che, pur esprimendo un parere personale, ti lascia fare il tuo lavoro ritenendo che uno che fa il grafico di mestiere probabilmente ne sa di più di un camionista o di un ingegnere aerospaziale. D'altro canto io non mi sognerei mai di fare un bilancio aziendale (e alle volte nemmeno una divisione senza l'aiuto di una calcolatrice!).

Da quando segue il nostro studio gli abbiamo fatto ogni tipo di lavoro:
dalla progettazione del logo


alla realizzazione del sito internet


dal biglietto da visita


alle varie cartelline


fino al calendario da tavolo.




Le foto del calendario sono quasi tutte mie. Queste qui sopra sono  fatte tra la bassa padana e Istanbul.

Da un po' di tempo a questa parte ci siamo lanciati nel mondo dei gadget con un occhio particolare all'ecologia. E così ecco che la nostra scrivania si è popolata di matite, penne di cartone e righelli in legno.


Uno spettacolo!

venerdì 20 gennaio 2012

Lambrusco & Popcorn

No, non è un tributo a Ligabue ma il resoconto della trasferta di Popcorn a Modena.
Che è la terra del Lambrusco, come ci ha gentilmente illuminati la cameriera della Trattoria "Il Fantino".

La ragione ufficiale di questa gita è stata la visita alla mostra di Ansel Adams che ci è piaciuta parecchio (forse più a me che a Laura) non solo per le fotografie esposte ma anche per lo spazio espositivo: intimo, ben curato, non affollato, con molto materiale a corredo come interviste all'autore e testi sulle pareti con interessanti aneddoti. Se poi ci mettete anche che l'ingresso era gratuito...
Per chi non ha dimestichezza con la storia della fotografia posto questa immagine che è una delle più famose di Adams.

Moonrise Hernandez, New Mexico (1948).

Chi fosse interessato alla quotazione di mercato può dare un occhio qui.


E visto che ci siamo vi posto anche una piccola cernita delle immagini che abbiamo potuto osservare dal vivo.





Ansel Adams (1902-1984)


Usciti dalla mostra siamo andati alla ricerca di un posto carino dove mangiare. Laura, come sempre, aveva organizzato un mini tour la sera prima studiandosi la piantina e cercando suggerimenti in internet.
Il tutto vi verrà illustrato su Rockitchen.

E poi, con la pancia bella piena, sessione fotografica!

L'altro giorno vi dicevo che avevo per le mani una Canon G11 da testare.
E infatti ho cercato di scattare solo con quella, in formato raw, per tutto il pomeriggio fino a sera, quando la luce ancora me lo permetteva. Non mi ero portato via il cavalletto quindi potevo affidarmi solo alla mano ferma e ai 4 stop in più regalati dall'ottica stabilizzata (valore dichiarato da Canon ma che secondo me è inferiore).

Particolare di 6 scatti con iso diversi per vedere il rumore digitale prodotto. In situazioni controllate, con cavalletto e in macro i risultati sono ottimi. Sul campo la situazione è un po' diversa ma si può scattare a 800 iso abbastanza tranquillamente.




Foto fatte all'imbrunire. Il centro di Modena è fatto di strade strette, palazzi alti e portici. Molto bello da girare, accogliente e caldo. Ci sono molti scorci belli da fotografare ma nel tardo pomeriggio la luce scarseggia.

Prime impressioni: buona ergonomia, molto robusta e ben costruita, leggera e dall'ingombro ridotto, veloce in fase di accensione e di visualizzazione, comandi ben disposti anche grazie a ghiere e pulsanti dedicati che limitano l'accesso al menù.




Sul campo: Una delle cose che rimpiango di più della mia vecchia Olympus (ne ho parlato qui) era il fatto che potevo portarmela sempre dietro. La 40D è decisamente più impegnativa da questo punto di vista. Con la G11 ho nuovamente apprezzato la possibilità di avere la macchina in tasca e scattare in modo discreto anche grazie al monitor orientabile che permette inquadrature insolite.


Un po' di dati tecnici: A bassi iso (80/100) le immagini sono molto belle. Aumentando a 400/800 la grana si fa presente, problema tipico delle compatte che hanno il sensore piccolo. Ma grazie al sistema antirumore e al sensore leggermente più grande rispetto alle concorrenti dello stesso segmento (1:1,7'' invece del classico CCD 1:2,3'') il fenomeno è comunque contenuto. Buona l'esposizione e la gamma tonale che aiuta in situazioni difficili con alti contrasti e restituisce un bel incarnato nei ritratti e belle sfumature nei tramonti.

Incarnato molto naturale, buono lo sfuocato se si scatta a f.2,8 che però si ha solo sul grandangolo. Man mano che si zooma il diaframma si chiude.

Dicevo che ho scattato in formato raw in accoppiata con jpg per vedere le reali potenzialità della macchina. Al momento della conversione, però, ho avuto la brutta sorpresa che i file raw della G11 non si possono aprire con Camera Raw di Adobe versione 4, che è quella presente nella CS3. Non è nemmeno aggiornabile se non comprando le nuove licenze di Photoshop. Ho quindi scaricato ed installato Adobe DNG Converter (gratuito) che trasforma i raw in file dng che poi si possono aprire con Camera Raw. Un po' macchinoso e i risultati di conversione sono stati deludenti. Non mi resta che provare con il programma Canon Digital Photo Professional dedicato che quasi sicuramente lavora meglio. Questo, però, va a discapito del flusso di lavoro. Diciamo che per ora è sempre meglio che spendere 1.800 euri per aggiornarsi alla CS5! Mi riservo quindi di installare l'applicativo Canon e fare il test.

Ottimo il display, senza infografica e leggermente piccolo il mirino anche se risulta abbastanza luminoso. In certe situazioni ho trovato un po' lenta la messa a fuoco, non solo con scarsità di luce ma anche in situazioni con basso contrasto. E questo è stato il difetto più grande che ho riscontrato.
Altro particolare stonato il fatto che capita facilmente di schiacciare i tasti posizionati attorno alla ghiera selettiva sul retro. Forse sono troppo sensibili o forse per le mie mani la ghiera è un po' troppo piccola.



Considerazioni finali: Un'ottima macchina. La qualità delle immagini è molto elevata, al di sopra delle altre compatte e simile a certe reflex entry level. Non è comunque un'alternativa alle macchine con ottica intercambiabile per due motivi principali: 1) la grandezza dei sensori CMOS APS-C delle reflex permette di abbattere il rumore digitale, di avere maggiore gamma tonale e un più gradevole effetto sfuocato (fondamentale nei ritratti); 2) la reattività e la precisione del sistema di messa a fuoco nelle reflex è superiore e quindi, soprattutto nella fotografia sportiva, preferibile alle compatte.
Se invece volete passare da una compatta media a qualcosa di più, che dia la possibilità di lavorare in manuale e di ampliare il sistema con flash esterni, ottiche aggiuntive tramite adattatori e filtri, allora la G11 è un'ottima scelta. Il prezzo di listino di 600,00 euri (all'epoca dell'acquisto) è giustificato ma tenete presente che l'anno scorso la macchina è stata sostituita dalla sorella G12 (alcune piccole migliorie software e la possibilità di registrare video in HD al posto del più modesto VGA) e quest'anno dalla G1X. Dove "G1" indica la continuità della serie e la "X" un cambiamento sostanziale ovvero un sensore grande quasi quanto quelle delle reflex. In rete la presentazione è stata pompata tantissimo e sulla carta le specifiche sono di tutto rispetto. Una soluzione un po' fuori dal coro quella di mettere un sensore grande in una compatta quando tutti si aspettavano finalmente una mirrorless firmata Canon. Vedremo.

Altre info: sul sito Canon e su D-Preview

Gallery:












Del centro storico di Modena, quel poco che abbiamo visto in qualche ora di passeggiata,  posso dire che è molto tranquillo ma vivo. Pieno di giovani, di angoli appartati, di lunghi portici che ti viene voglia che venga a piovere subito, di giardinetti, di fumetterie, negozi di dischi, librerie.
E di wi-fi gratuito! Un bel posto per viverci.










mercoledì 18 gennaio 2012

Tutto bianco


La settimana scorsa mi sono fatto prestare dalla zia di Laura una Canon G11 per fare delle prove sul campo (al tempo avevo consigliato io l'acquisto dopo aver letto varie recensioni e aver visto delle immagini).
Siamo andati a Modena per vedere la mostra di Ansel Adams e ne ho approfittato per fare un po' di scatti. Appena riesco a sistemarli farò un post.
Viste le dimensioni e il peso ridotti (abituato con la mia Canon 40D) in questi giorni ce l'ho sempre in tasca.
E così anche questa mattina andando al lavoro in bici ho fatto qualche foto.



mercoledì 11 gennaio 2012

Le macchine fotografiche del 2012


La mia passione per la fotografia si accompagna spesso al mio interesse per le nuove tecnologie. E il mondo della fotografia degli ultimi anni è un settore molto vivo da questo punto di vista. Le attuali compatte digitali, ad esempio, sono facilissime da usare ma nascondono una miriade di innovazioni di cui l'utente finale ignora l'esistenza. Ed è giusto che sia così: per la maggior parte delle persone "fare una foto" equivale a schiacciare un bottone per memorizzare un'immagine che nella mente il tempo cancella. Niente di più. Per quelli come me, invece, questo non basta. A me piace "smanettare". Quando ti riesce bene una foto fatta al volo sei contento per aver saputo cogliere l'attimo. Ma gioca molto anche la fortuna. Se ti riesce bene una foto che hai studiato nell'inquadratura, nella luce, nella profondità di campo, allora la soddisfazione è doppia. Perché il merito è tutto tuo.

Bene, sono già andato fuori tema!

Torniamo al discorso "innovazioni tecnologiche". Spesso parlando di macchine fotografiche digitali si nomina subito il quantitativo di megapixel ritenendo erroneamente che sia sinonimo di qualità.

Ma sono ben altri i fattori da valutare: qualità delle ottiche, tipo di sensore utilizzato (CCD o CMOS), ampiezza della gamma dinamica, estensione iso, velocità operativa.

La mia prima compatta digitale era la Camedia C-5060 della Olympus.


Me ne sono innamorato subito e col tempo l'ho apprezzata sempre di più per le sue qualità costruttive, la sua maneggevolezza e la possibilità di lavorare in manuale quasi come fosse una reflex ma senza l'ingombro di una reflex (ma anche con i limiti di un sistema chiuso, di una velocità operativa molto inferiore e una qualità del sensore minore).

Il sogno di molti fotografi è quello di avere una macchina dalle alte prestazioni ma dal minimo ingombro e la fascia prosumer delle compatte come la mia Olympus era dedicata a loro. Col tempo tutte le più grandi case hanno prodotto delle prosumer con risultati stupefacenti aumentando la velocità e la qualità del sensore.

È di ieri la notizia che Canon ha introdotto l'erede della G12.


La G1 X cambia di nuovo le carte in tavola adottando un sensore grande quasi come un APS-C delle sorelle reflex, nuova ottica e nuovo processore (per essere precisi già nel 2008 Sigma aveva presentato la sua DP1 con sensore Foveon X3 CMOS da 14 MB e dalla misura di mm 20,7x13,8). 

E siamo arrivati a oggi con un nuovo passo in avanti, un nuovo concetto di macchina fotografica: la Mirrorless (o Evil che sta per “Electronic Viewfinder Interchangable Lens”). Con questo nome si indicano delle macchine fotografiche dalle dimensioni di una compatta ma con un sistema di ottiche intercambiabili e un sensore di grande formato.

Un ibrido. Per rimpicciolire il corpo macchina è stato tolto lo specchio tipico dei sistemi reflex facendo in modo che l'immagine arrivi direttamente al sensore come accade nelle compatte.


Qui potete trovare la lista delle mirrorless per ora in commercio. L'ultima arrivata è la Fujifilm X-Pro1, molto attesa dopo il successo delle compatte della serie "X" viste nel 2011.


Sembra che la strada sia stata spianata e che il 2012 sarà l'anno buono per incrementare il parco ottiche ancora scarno e per guadagnare quote di mercato.
Abbandonerò la mia Canon 40D?

Troppo presto per dirlo e troppo triste sarebbe la separazione.
Credo che mi aspettino ancora molti scatti felici!

martedì 10 gennaio 2012

Siamo tornati

Prima delle ferie nemmeno un post per salutare e durante le feste un allontanamento forzato da mac e internet non ci ha permesso di scrivere.
Ieri siamo rientrati scoprendo che la nostra connessione era saltata.
Vi ricordate cos'era successo l'anno scorso e cosa avevo scritto al riguardo?

Oggi, finalmente, siamo di nuovo nella rete e sto cercando di recuperare il tempo perduto.
Abbiamo fatto il pieno di buoni propositi e siamo fiducioso in un grandioso 2012.
Buon anno a tutti!

P.S. Durante questi giorni di quiete casalinga, Laura si è sbizzarrita in cucina.
Tra le tante cose anche gli immancabili biscotti...
(questa qui sotto non è la foto di un parquet come ipotizzava CyberLuke ma una gif animata. Cliccateci sopra per caricarla.)