venerdì 31 maggio 2013

Cosa serve per andare in fiera?

Cosa serve per andare in fiera?
Beh... per iniziare un buon motivo! E poi bisogna essere un po' portati.
Io non sono decisamente un tipo da fiera.
Tranne Lucca Comics, la fiera del fumetto che ha scandito gli autunni della mia adolescenza (grazie papà per avermici portato in macchina la prima volta sorbendoti ore di viaggio e attesa infinita).
E così quest'anno, mentre io ero a Venezia per discutere l'allestimento di un ristorante, alla Fiera Pulire 2.0 di Verona ci sono andate Laura e Orietta.

A questa fiera partecipava, come ogni anno, il nostro cliente storico IPC, leader nel settore del cleaning industriale. Noi abbiamo preparato le grafiche dello stand, le varie pagine pubblicitarie per le riviste di settore, gli inviti e le schede tecniche dei vari prodotti.

La piantina dello stand:



Un po' di scatti gentilmente concessi da Silvia della IPC.










La rivista con le news dedicate all'evento e alcune schede tecniche:




Le pagine pubblicitarie che sono state pubblicate su GSA, Pulizia Industriale e SanificazioneEuropean Cleaning Journal, Dimensione Pulito.




Complimenti a Sabatini che si è occupato della stampa e dell'allestimento dello stand e che anche questa volta sembra abbia fatto un ottimo lavoro!

lunedì 27 maggio 2013

Vi svelo un segreto: Laura non sa saltare!

Vi svelo un segreto: Laura non sa saltare! Ma non ditelo a nessuno perché potrebbe prendersela.
E dire che da giovane ha fatto anche danza per qualche anno...

Chi di salti se ne intende e che la danza ce l'ha nel sangue, invece, sono le ragazze che parteciperanno alla 17esima edizione di danza classica e moderna che si terrà a Torre di Mosto tra un paio di settimane.

Per pubblicizzare l'evento abbiamo preparato una locandina in 4 varianti.
Protagonisti la leggerezza, l'armonia e... il salto!





E speriamo nn dicano "Ma cos'è tutto quel bianco? Non possiamo metterci qualcosa?"

martedì 21 maggio 2013

Bestiario

Su suggerimento di Laura e (su ordine) di Luca ho aperto la mia Moleskine e ho ricominciato a disegnare.
Ho subito capito che ci vorrà un po' di tempo e molta costanza per riprendere la mano ma se le serate di questa primavera ritardataria continuano ad essere così fredde e umide credo che avrò il tempo di rimettermi in carreggiata (nei miei limiti, si intende).

Non so perché ma ho iniziato da un "Bestiario" immaginario.




Questa mattina ho giocato un po' con Photoshop e in velocità ho fatto questo:



Questa sera mi cimenterò con i volatili!


giovedì 16 maggio 2013

Curriculum - Istruzioni per l'uso


Tranne pochi privilegiati, tutti abbiamo avuto a che fare prima o poi con un curriculum.
Esercizio impegnativo per chi deve scriverlo e lettura noiosa per chi lo riceve.
Le regole le sappiamo tutti, metterle in pratica a volte risulta complicato.
Allora ho pensato di rispolverare un po' di teoria che non fa mai male!
Ovviamente parlo di curricula da inviare ad uno studio grafico, o comunque nell'ambito della comunicazione.

ORIGINALITÀ
Bisogna ancora ripeterlo? A giudicare dai curricula che riceviamo sembra proprio di si.
Ipotizzo che a scuola si insegni a compilare il famigerato curriculum europeo: va bene, ma metteteci vicino qualcosa di più personale. I curricula in formato .doc sono lunghi e noiosi, sono tutti uguali e spesso sono allineati malissimo. Basta avere una versione diversa del programma che gli spazi si sballano completamente, state attenti!
E comunque... volete o no fare i grafici?
Quando toccava a me avevo fatto un curriculum molto carino: erano delle schede singole, strette e lunghe, tenute assieme da un bullone. Nonostante l'esperienza nulla, ho fatto tantissimi colloqui grazie a quel curriculum. Mostrava qualcosa di me e dimostrava che avevo un minimo di passione per il lavoro che volevo fare.


GALATEO DI POSTA ELETTRONICA
Non mandate il curriculum a noi e ad una lista infinita di altre agenzie. Sappiamo che non è vero, ma ci piace pensare che per voi siamo speciali, che volete proprio venire a lavorare da noi, che seguite il nostro lavoro e ci ammirate. Non è bello vedere che state pescando nel mucchio, anche se lo sappiamo perché lo abbiamo fatto anche noi.
Ritornando alla mail: se non sapete come fare, piuttosto perdete un pomeriggio e mandate una mail alla volta.

Rileggete quello che scrivete nel testo della mail. Non serve un papiro, basta una piccola presentazione di poche righe, però scritte bene. Niente errori grammaticali. Salutate all'inizio e alla fine. Non siate troppo formali (non lavoriamo mica in banca), però non siamo nemmeno i vostri migliori amici. Qualcosa di breve, simpatico e personalizzato. Personalmente mi piace sapere come uno trova i nostri contatti, aiuta anche a far capire che quella mail è solo per noi e non per altri.

L'oggetto della mail. Anche questa è una cosa detta e ridetta ma che è opportuno ricordare.
Per esempio “CV” mi sembra veramente troppo poco. Se volete stare sul semplice mettete “Curriculum Vitae – Nome Cognome”, almeno so cos'è e di chi è, anche utile e per una ricerca futura nella posta elettronica.

A proposito: fatevi una mail ufficiale per il lavoro, semplicemente con il nome e il cognome. È facile, veloce e gratuito e ci guadagnerete sicuramente in credibilità. Ricevere un curriculum da alelapazza@libero.it oppure farlocco85@yahoo.it non va bene. Il mestiere del grafico è un mestiere creativo e sembra che quindi non ci debbano essere regole. Però ricordatevi che è pur sempre un lavoro, ci vuole un po' di serietà.

ERRORI COMUNI
Gli errori grammaticali sono veramente all'ordine del giorno. State attenti, fate controllare da qualcuno se non siete sicuri, un'occhio esterno aiuta sempre.
Volete lavorare in uno studio di grafica? Mi dite che amate il ricamo e lo sci alpino e va benissimo, avrò capito qualcosa in più di voi. Però sulle cose essenziali siate più dettagliati.
Conoscete i programmi Adobe? Ma quali? E quale versione? A quale livello? Per noi quelle sono cose importanti da sapere.
Il fatto che sappiate usare la posta elettronica e navigare in internet mi sembra addirittura scontato, mettetelo se volete allungare il testo, ma non occorre specificare il tipo di browser usato.

In generale le cose importanti vanno dette, altrimenti che curriculum è? Lo dico perché ci è capitato che alcuni non specificassero gli studi fatti o la conoscenza del computer.
Non abbiate paura di quello che siete, è possibile che qualcuno stia cercando proprio voi, con le caratteristiche che avete o che vi mancano.


MODALITÀ E TEMPI DI CONSEGNA E INVIO
Il metodo più usato per inviare i curriculum è sicuramente la mail. Io a mio tempo rompevo abbastanza le scatole. Mandavo il curriculum, telefonavo o passavo fisicamente in studio. Munita di piantina facevo il giro degli studi grafici e provavo un approccio diretto.
Ora che sono dall'altra parte confermo che è un buon metodo. Vedere una persona in faccia e farci due chiacchiere è sempre bello. Munitevi di coraggio però, non siate troppo timidi, pensate che siamo ragazzi come voi, che abbiamo vissuto le vostre esperienze e vi capiamo.
Prima di visitare uno studio io cercherei più informazioni possibili sui proprietari e chi ci lavora, sui lavori che fanno e i clienti. Avrete un'idea più precisa di chi avete davanti e magari qualche argomento di conversazione in più.

Ho notato che il periodo preferito per l'invio del curriculum è la primavera. Per la nostra esperienza come studio invece i periodi di maggior lavoro sono l'autunno e l'inizio dell'anno, ma questo potrebbe essere un dato troppo variabile. Fate invece bene a lasciar perdere l'estate, periodo solitamente più tranquillo.

Ultima cosa: se avete già fatto qualche lavoro pensate a realizzare un portfolio on line oltre che cartaceo. Includete il link alla mail di presentazione, è una cosa utile e interessante. Il portfolio è un discorso a parte, magari ne parleremo un'altra volta.

Per ora chiudo il discorso e vi lascio con questa infografica che ci siamo divertiti a fare e che riguarda proprio i curricula arrivati a noi in studio.

Buona lettura.

Cliccate sulla foto per vederla ingrandita.



martedì 14 maggio 2013

Talenti abbandonati

Ho trovato questo schizzo nel blocco sopra la mia scrivania.





Qualcuno secondo me dovrebbe riprendere a disegnare.
Provate a dirglielo voi?

mercoledì 8 maggio 2013

Lo conosci? Saul Bass


Google oggi ci ricorda che l'8 maggio 1920 nasceva Saul Bass uno dei più talentuosi grafici della storia  e famoso soprattuto per i titoli di testa che ha realizzato per decine di film.
Magari il nome non vi dice niente ma di sicuro riconoscerete il suo stile in questi lavori:





Se poi date una controllata "all'internet del computer" scoprirete che nella sua carriera tra studi di design e agenzie pubblicitarie prima e nel suo studio "Saul Bass & Associates" poi, ha creato molti loghi ormai storici come Kleenex, Minolta, AT&T, Continental Airlines.







venerdì 3 maggio 2013

... di lavoro, viaggi, progetti, bassisti, street art e amici di Popcorn

L'altra sera si chiaccherava con il nostro amico Jump di lavoro sottopagato, viaggi all'estero, progetti futuri e bassisti virtuosi. Fin qua tutto normale.
Poi, parlando di Londra, è venuta fuori la street art e uno dei suoi più illustri rappresentanti: Banksy.

Mi è venuta la curiosità di conoscere un po' meglio questo mondo e come prima cosa ho pensato "Ora vado dal Baz - altro amico di Popcorn, skater esperto serigrafo conoscitore writer - e gli chiedo una lezione intensiva per mettermi al passo coi tempi!". E invece lui è partito per Amsterdam a fare un lavoro mordi e fuggi lasciando alla povera Marina le rogne delle t-shirt fallate da ristampare e a me i due loghi freschi di taglio da applicare alla "Codopa", la barca da pesca di mio padre.



E allora ho googolato fermandomi ben presto sulle immagini di BLU.
Il sito di riferimento è questo ma potete trovarlo anche su Facebook, l'immancabile Wikipedia e su qualche shop on line come Studiocromie.

I suoi pezzi sono SUPERLATIVI!









Ma come si fa ad avere un'idea di insieme come questa? Come si fa ad avere le giuste proporzioni lavorando su pareti così grandi?
Per trovare risposta a queste domande bisognerebbe provare. Armarsi di furgone, scala, pennelli, aste e tanta fantasia. Si, perché oltre alla tecnica sono rimasto sbalordito anche dai contenuti. Trovo che questi pezzi siano allucinanti e disarmanti. Che interpretare in questo modo la realtà sia prerogativa di una mente allenata a vedere oltre e a non essere schiavizzata e omologata.

Blu ha lavorato in tutto il mondo. Partito da Bologna ha conquistato Centro e Sud America, Palestina, mezza Europa e tutte le più grandi città d'Italia. Spesso in collaborazione con altri artisti, uno fra tutti Ericailcane che merita un post tutto suo e che mi ha stregato dopo aver visto un suo topo gigante a Modena.





Ora non resta che preparare un bel itinerario alternativo per vedere dal vivo queste opere d'arte!