Tranne pochi privilegiati, tutti
abbiamo avuto a che fare prima o poi con un curriculum.
Esercizio impegnativo per chi deve
scriverlo e lettura noiosa per chi lo riceve.
Le regole le sappiamo tutti, metterle
in pratica a volte risulta complicato.
Allora ho pensato di rispolverare un
po' di teoria che non fa mai male!
Ovviamente parlo di curricula da
inviare ad uno studio grafico, o comunque nell'ambito della
comunicazione.
ORIGINALITÀ
Bisogna ancora ripeterlo? A giudicare
dai curricula che riceviamo sembra proprio di si.
Ipotizzo che a scuola si insegni a
compilare il famigerato curriculum europeo: va bene, ma metteteci
vicino qualcosa di più personale. I curricula in formato .doc sono
lunghi e noiosi, sono tutti uguali e spesso sono allineati malissimo.
Basta avere una versione diversa del programma che gli spazi si
sballano completamente, state attenti!
E comunque... volete o no fare i
grafici?
Quando toccava a me avevo fatto un
curriculum molto carino: erano delle schede singole, strette e lunghe,
tenute assieme da un bullone. Nonostante l'esperienza nulla, ho fatto
tantissimi colloqui grazie a quel curriculum. Mostrava qualcosa di me
e dimostrava che avevo un minimo di passione per il lavoro che volevo
fare.
GALATEO DI POSTA ELETTRONICA
Non mandate il curriculum a noi e ad
una lista infinita di altre agenzie. Sappiamo che non è vero, ma ci
piace pensare che per voi siamo speciali, che volete proprio venire a
lavorare da noi, che seguite il nostro lavoro e ci ammirate. Non è
bello vedere che state pescando nel mucchio, anche se lo sappiamo
perché lo abbiamo fatto anche noi.
Ritornando alla mail: se non sapete
come fare, piuttosto perdete un pomeriggio e mandate una mail alla
volta.
Rileggete quello che scrivete nel testo
della mail. Non serve un papiro, basta una piccola presentazione di
poche righe, però scritte bene. Niente errori grammaticali. Salutate
all'inizio e alla fine. Non siate troppo formali (non lavoriamo mica
in banca), però non siamo nemmeno i vostri migliori amici. Qualcosa
di breve, simpatico e personalizzato. Personalmente mi piace sapere
come uno trova i nostri contatti, aiuta anche a far capire che quella
mail è solo per noi e non per altri.
L'oggetto della mail. Anche questa è
una cosa detta e ridetta ma che è opportuno ricordare.
Per esempio “CV” mi sembra
veramente troppo poco. Se volete stare sul semplice mettete
“Curriculum Vitae – Nome Cognome”, almeno so cos'è e di chi è,
anche utile e per una ricerca futura nella posta elettronica.
A proposito: fatevi una mail ufficiale
per il lavoro, semplicemente con il nome e il cognome. È facile,
veloce e gratuito e ci guadagnerete sicuramente in credibilità.
Ricevere un curriculum da alelapazza@libero.it
oppure farlocco85@yahoo.it non
va bene. Il mestiere del grafico è un mestiere creativo e sembra che
quindi non ci debbano essere regole. Però ricordatevi che è pur
sempre un lavoro, ci vuole un po' di serietà.
ERRORI COMUNI
Gli errori grammaticali sono veramente
all'ordine del giorno. State attenti, fate controllare da qualcuno se
non siete sicuri, un'occhio esterno aiuta sempre.
Volete lavorare in uno studio di
grafica? Mi dite che amate il ricamo e lo sci alpino e va benissimo,
avrò capito qualcosa in più di voi. Però sulle cose essenziali
siate più dettagliati.
Conoscete i programmi Adobe? Ma quali?
E quale versione? A quale livello? Per noi quelle sono cose
importanti da sapere.
Il fatto che sappiate usare la posta
elettronica e navigare in internet mi sembra addirittura scontato,
mettetelo se volete allungare il testo, ma non occorre specificare il
tipo di browser usato.
In generale le cose importanti vanno
dette, altrimenti che curriculum è? Lo dico perché ci è capitato
che alcuni non specificassero gli studi fatti o la conoscenza del
computer.
Non abbiate paura di quello che siete,
è possibile che qualcuno stia cercando proprio voi, con le
caratteristiche che avete o che vi mancano.
MODALITÀ E TEMPI DI CONSEGNA E INVIO
Il metodo più usato per inviare i
curriculum è sicuramente la mail. Io a mio tempo rompevo abbastanza
le scatole. Mandavo il curriculum, telefonavo o passavo fisicamente
in studio. Munita di piantina facevo il giro degli studi grafici e
provavo un approccio diretto.
Ora che sono dall'altra parte confermo
che è un buon metodo. Vedere una persona in faccia e farci due
chiacchiere è sempre bello. Munitevi di coraggio però, non siate
troppo timidi, pensate che siamo ragazzi come voi, che abbiamo
vissuto le vostre esperienze e vi capiamo.
Prima di visitare uno studio io
cercherei più informazioni possibili sui proprietari e chi ci
lavora, sui lavori che fanno e i clienti. Avrete un'idea più precisa
di chi avete davanti e magari qualche argomento di conversazione in
più.
Ho notato che il periodo preferito per
l'invio del curriculum è la primavera. Per la nostra esperienza come
studio invece i periodi di maggior lavoro sono l'autunno e l'inizio
dell'anno, ma questo potrebbe essere un dato troppo variabile. Fate
invece bene a lasciar perdere l'estate, periodo solitamente più
tranquillo.
Ultima cosa: se avete già fatto qualche lavoro pensate a realizzare un portfolio on line oltre che cartaceo. Includete il link alla mail di presentazione, è una cosa utile e interessante. Il portfolio è un discorso a parte, magari ne parleremo un'altra volta.
Per ora chiudo il discorso e vi lascio
con questa infografica che ci siamo divertiti a fare e che riguarda
proprio i curricula arrivati a noi in studio.
Buona lettura.
Cliccate sulla foto per vederla ingrandita.
Bravissima, Laura.
RispondiEliminaI tuoi consigli sono ottimi, del tutto simili a quelli che periodicamente propongo anch'io.
L'infografica, poi, è una vera ciliegina.
Ma veramente vi arrivano CV in formato europeo?
Per chi fa (o vorrebbe fare) questo lavoro, è veramente carta sprecata.
Grazie Luca. Hai ragione, i consigli sono più o meno sempre quelli, ma visto i curriculum che ci arrivano o pensato fosse meglio rispolverarli.
RispondiEliminaE... si, ci arrivano praticamente solo curriculum in formato europeo.
Solo chi si propone come collaboratore o freelance invia qualcosa di più corposo e interessante.
Con l'infografica mi sono divertita. Ho perso un pò di tempo, ma l'esercizio è sempre utile, vero?
E infatti è un bel lavoro. Complimenti. Sarebbe uno standard perfetto anche per chi un curriculum dovrebbe metterlo insieme. Le infografiche con le proprie competenze, le proprie conoscenze in campo tecnico, ecc. ecc.
RispondiEliminaMagari poi vi mando il mio, di curriculum, che non si sa mai possa saltar fuori qualche collaborazione ;)
Grazie Luigi, le ore "perse" sono ben ripagate dai vostri complimenti.
RispondiEliminaIo comunque mi stupisco che un aspirante grafico non abbia voglia di "giocare" e sperimentare con la grafica. Il curriculum dovrebbe essere una valvola di sfogo in questo senso. Di ispirazioni e risorse on line ce ne sono un'infinità, avendo tempo farei cose così sempre.
Sarebbe veramente bello poter collaborare con te, speriamo che arrivi prima o poi un'occasione!
Piacerebbe anche a me saper afre le infografiche... il mio campo è un altro, ma in un report ci starebbero molto bene.
RispondiEliminaSecondo me sono due le cose importanti per una buona infografica:
RispondiElimina1) avere abbastanza dati da incrociare tra loro e che siano più completi possibile
2) osservare attentamente il lavoro degli altri, capire quale grafico descrive meglio la situazione che stai analizzando e come applicarlo.
Poi le solite regole per un buon lavoro grafico: non troppe font, non troppi colori, ordine e idee chiare.
Che lavoro fai Maura?