Ho lavorato con un PC per più di sei anni anche se a casa avevo un Mac.
Utilizzando tutti e due i sistemi ho potuto apprezzare i pregi e maledire i difetti di entrambi, allontanandomi dai vetusti e assolutamente insignificanti dibattiti che accendono i cuori dei mac e pc users.
Sia chiaro, i primi pc assemblati (male) che avevo acquistato e che montavano Windows 2000 mi hanno fatto impazzire. Ma poi è arrivato il mio Dell con XP che a parte un paio di schermate blu, secondo me dovute a una protesta sindacale, mi ha dato grandi soddisfazioni. Mi sono affezionato alla macchina ma non al sistema operativo: un ambiente di lavoro che lascia poco alla fantasia.
Apple, si sa, ha sempre puntato molto sulla usabilità dei suoi sistemi, sulla semplicità d'uso (a volte semplificando troppo non lasciando all'utente grosse possibilità di intervento) e su un approccio amichevole.
Fino ad arrivare alle interfacce grafiche vettoriali ricche di trasparenze e animazioni e al boom del momento ovvero i dispositivi touch (i vari "i"dispositivi mobili).
Windows era rimasta un po' indietro. XP è stato spremuto il più possibile per sette anni nell'attesa di Vista che però si è rivelato un flop gigantesco. Poi il system 7 ha sistemato le cose e tra poco, nel 2012, arriverà la versione 8.
Prendendo spunto dall'ultima versione mobile del suo sistema operativo e cavalcando l'onda del successo dei vari iOS di Apple anche Windows si apre al touch con un ibrido che potrà girare sia su macchine con architettura Intel x86 che con quella ARM (tablet e in maniera sempre più massiccia anche sui mini notebook).
Per i possessori di un Mac, invece, i cambiamenti arriveranno prima.
Già questa estate potremo giocherellare con il nuovo felino (questa volta abbiamo a che fare nientepopòdimenoche con il re Lion) cominciando ad entrare in confidenza con le gestures e ad usare sempre meno il mouse.
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