venerdì 8 marzo 2013

Il Maestro e Margherita


Ho appena finito di rileggere per l'ennesima volta il mio romanzo preferito: “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov.
Rilettura digitale quest'anno, pur avendo la mia amata copia cartacea non ho resistito alla versione e-book a 0,49 centesimi. La differenza con il suo omonimo cartaceo sta in quelle 550 pagine di carta in meno che ne alleggeriscono il peso ma non il fascino.

A proposito... prossimamente magari vi racconto come mi trovo con il Kindle che Enrico mi ha regalato alcuni mesi fa.

Dicevo... il mio romanzo preferito!
Sono arrivata a questa folgorazione attorno al Natale 2004, quando il libro (quello cartaceo e voluminoso) mi è stato regalato da Chiara con tanto di data e dedica.
Da allora, pur essendo una lettrice piuttosto vorace, nessuno ha preso il suo posto; è decisamente il libro che verrebbe con me in un lungo esilio nello spazio.
Il bello di rileggere spesso un libro che già si conosce è leggerci cose diverse ogni volta.
Otto anni fa, più ingenua e romantica, l'ho amato per l'appassionata storia d'amore tra il Maestro e Margherita (che ora non mi sembra poi così appassionata!).
Oggi, con uno stato d'animo più incazzoso e smaliziato, ne ho riconosciuto l'odio e la frustrazione, protagonisti in ogni pagina e in ogni personaggio.

Ma andiamo con ordine.

Siamo in Russia negli anni '30. La storia si svolge in soli tre giorni e parla del soggiorno a Mosca del diavolo e del suo seguito. Ovviamente ne succederanno di tutti i colori!
Poi c'è la storia nella storia, che parla di un uomo di potere che a causa della sua posizione è costretto a condannare a morte un uomo che reputa innocente e da cui è fortemente attratto. Siamo a Gerusalemme, l'uomo di potere si chiama Pilato, il condannato è un certo Ha-Nozri, da noi conosciuto come Gesù!
Tutti i personaggi del libro sono memorabili, a partire dal terribile Woland (Satana) e dalla sua scanzonata banda: Korov'ev, portavoce di Satana; Behemot, un enorme gatto nero capace di trasformarsi in uomo e vero giullare della storia, sono sue le battute più spassose e gli scherzi più riusciti; poi c'è Azazello, il tuttofare del gruppo, inquietante e pauroso; ed infine Hella, la seducente vampira che incanta i moscoviti.
Al centro della storia ci sono ovviamente il Maestro e Margherita, sfortunata coppia di amanti che si ritroverà durante la storia grazie all'intervento di Woland.
Nel mio immaginario il Maestro è un uomo noioso, con poca personalità, Margherita invece è una ricca ragazza un po' snob in cerca di avventure ed emozioni.
Attorno a questi personaggi principali ruotano tutti gli altri, i moscoviti che incontrando Satana, mettono a nudo i loro lati peggiori e si scoprono avidi e invidiosi.

Ovviamente consiglio di leggerlo e per invogliarvi ho fatto una TOP FIVE delle mie scene preferite:

5 - L'INSEGUIMENTO
Siamo nei primi capitoli del libro. Il poeta Ivan Nikolaevic Ponyrev detto Bezdomnyj si lancia all'inseguimento di un misterioso straniero (Woland) e del suo seguito, ritenendoli responsabili di un orribile incidente. L'inseguimento risulta comico e paradossale, le distanze si allungano misteriosamente, il tempo si dilata e nessuno pare stupirsi di un gatto che vuole salire sul tram pagando il biglietto.

4- NOVITÀ DA JALTA
Uno scambio paradossale di telegrammi e un altrettanto paradossale elenco di possibili scuse per spiegare razionalmente come una persona che si trovava a Mosca in poche ore sia potuta finire a chilometri di distanza.

3- IL GRANDE BALLO
Parliamo del più grande ballo della storia: il ballo di Satana. Imperdibile dall'inizio dei preparativi fino all'uscita di scena dell'ultimo ospite. La cosa più bella? La quinta dimensione dell'appartamento che ospita il ballo: un intero palazzo con grandi sale, colonne e scalinate, all'interno di un piccolo appartamento nel centro di Mosca.

2- LA POMATA DI AZAZELLO
Cito: “Dopo alcuni massaggi Margherita si guardò nello specchio e fece cadere lo scatolino... Chiuse gli occhi, si guardò ancora una volta ed esplose in una risata rumorosa”.
“Dallo specchio la trentenne Margherita era osservata da una giovane di vent'anni dai capelli scuri, naturalmente ondulati, che rideva irrefrenabilmente scoprendo i denti”.
Insomma... una crema veramente miracolosa!

1- DISTRUZIONE DELL'APPARTAMENTO DEL CRITICO LATUNSKIJ
In questa rilettura ho amato questo brano pieno di rabbia e forza. La vendicativa Margherita si trova nella condizione ideale per prendersi una piccola rivincita per un torto subito e non si fa scappare l'occasione.
“La donna volante, nuda e invisibile, si frenava ragionando tra sé, ma le sue mani tremavano dall'impazienza”. E così Margherita distrugge con grande foga e sollievo l'appartamento del critico Latunskij. Qualcosa che, ammetto, ho desiderato fare anch'io in qualche sfortunata occasione.


Infine presa dall'entusiasmo di questa lettura ho immaginato il film che vorrei vedere tratto da questo romanzo e ho iniziato a fare un mio personale casting. Ci ho preso gusto e così ho anche realizzato la locandina. Eccola qui, che ne dite ho scelto bene?


1 commento:

  1. azazzello-hoffman è azzeccatissimo!!!!peccato che è morto però..abbiamo perso un grande attore e un perfetto azazzello!! ma le done chi sono non si legge!!!???

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