Di sicuro sarebbe meglio andarci con una guida visto che un buon 70% delle opere sono, per me comune mortale, ostiche (per non dire incomprensibili).
Andare a Venezia è sempre bello e anche se alla sera sei distrutto ti senti bene: carico, pieno di buoni propositi e di idee.
Ecco alcune delle cose che mi sono piaciute e una manciata di foto per ricordare il momento, la sensazione dell'attimo.
prospettive
interattivo
fare presenza
come si faceva una volta (ovvero uno dei pochi artisti che ha presentato delle tele e non video installazioni)
amici del nord
tanti quadrati fanno un grande quadrato
è tutta finzione
idratazione (abbiamo scoperto un bar/serra che vende la Cola biologica)
In una giornata siamo riusciti a vedere solo i padiglioni ai Giardini.
Torneremo a vedere l'Arsenale dove ci aspetta anche il padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi e piuttosto criticato.
Prevedo quindi una seconda gallery.
E voi ci siete andati? E come vi sentite di fronte a installazioni come questa?
Uno degli innumerevoli non-vantaggi di vivere a Roma è di essere lontani praticamente da ogni cosa.
RispondiEliminaFatti venire in mente un evento: accade sopra una linea immaginaria tracciata più o meno all'altezza di Firenze, giusto?
Questo solo per lamentarmi tre minuti di non aver potuto organizzare una trasferta veloce in quel di Venezia, a vedere coi miei occhi quanto hai fotografato... interessante e stimolante, come hai detto anche tu.
Ma come? E che ne è di "Roma caput mundi"? Per me che abito nel "ricco nordest" scendere la tua linea immaginaria è sinonimo di vacanza.
RispondiEliminaDevo dire comunque che è Milano la città più attiva ma la pigrizia mi impedisce spesso di attraversare la "PPP" piatta pianura padana!
A volte mi sembra di essere fuori dal mondo, eppure la vicinanza a Venezia compensa tutto il resto, è una meravigliosa consolazione.
RispondiEliminaComunque Luca, fai ancora ampiamente in tempo a fare una capatina a venezia: la biennale è aperta fino alla fine di novembre!