lunedì 3 settembre 2012

Alle volte le cose peggiorano

Alle volte le cose peggiorano.
Come per il logo "ITALIA". Ne parlai qui e oggi ho trovato in non so quale sito questo:


Non è cosa nuova, in effetti ha giusto un anno di vita, ma non mi era mai capitato di vederlo. Se volete qualche informazione ufficiale potete andare nel sito del Governo Italiano dove si dice:

"Domani, giovedì 28 luglio, alle ore 11.00 presso il centro Congressi Roma Eventi di Via Alibert 5 a Roma, il Ministro del Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla, presenterà Il nuovo marchio “Patrimonio d’Italia”, riservato alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l'immagine dell'Italia ed a generare conseguenti flussi turistici. Sono stati creati appositamente quattro premi per altrettante categorie: “PATRIMONIO D’ITALIA” per l’arte e la cultura, “PATRIMONIO D’ITALIA” per lo stile e la creatività, “PATRIMONIO D’ITALIA” per l’incanto dei luoghi e “PATRIMONIO D’ITALIA per la tradizione”. Quest’ultimo riconoscimento verrà consegnato domani a trentaquattro manifestazioni che si sono distinte a livello nazionale per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio, adeguando le rappresentazioni tradizionali al mutamento dei tempi, nel rispetto degli animali e dell’ambiente, e incentivando la partecipazione di turisti e visitatori.

Il Ministro Brambilla presenterà inoltre le nuove opportunità di finanziamenti stanziati dal ministero del turismo a favore di tutte le manifestazioni che promuovono e valorizzano il territorio, creando eventi di grande attrazione per il settore."


Ora, ecco perché, secondo me, questo logo non va bene e ci fa fare pure brutta figura all'estero.
Ve lo spiego con una gif animata. Se non vedete subito cliccateci sopra e aspettate un attimo per caricare.


2 commenti:

  1. Commentare ste cose è come sparare a un cavallo morto.
    A cosa serve?
    Questa roba è palesemente frutto di dinamiche che nulla hanno a che fare con la meritocrazia, e che una volta di più ci connotano per ciò che siamo: una manica di cialtroni furbetti che guardano solo al proprio orticello, e – per di più – senza vergogna.
    Cambieranno mai le cose?

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  2. Si, sono d'accordo. Il proprio tornaconto personale ha la meglio sul bene comune e sul buonsenso. E, forse sono pessimista, non credo che le cose cambieranno. Non nel breve periodo.
    Ci vuole informazione, cultura ed educazione civica, quella che una volta insegnavano a scuola e che oltre a dirti cos'è la Costituzione, ti da soprattutto le nozioni base del vivere civile: rispetto e tolleranza.

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